Armillaria Lutea Gillet |
Falso Chiodetto |
Marasmiaceae |
Velenoso da crudo |
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Armillaria Lutes Gill, Falso Chiodino (dal latino "luteus", giallo dorato) per il colore del cappello.
Dialetti :
Calabria : Fungiu 'e troccanu giallastru.
Cappello : Da 5 a 10 cm. Convesso, poi pianeggiante, infine depresso,
umbonato, con fitte squame giallo-ocra, che verso il margine diventano sempre più rade. Da giovane giallastro, poi marroncino.
Lamelle : Dapprima bianche, poi brunastre, a volte solo macchiate, leggermente decorrenti.
Gambo : Da 5 a 12 x 1-1,5 cm. Bianco, poi ornato di fiocchi gialli. Base claviforme e cespitosa.
Anello : Prima bianco e cotonoso, poi giallastro e macchiato di marrone.
Carne : Bianca, spessa al centro, coriacea al gambo. Sapore dolce poi amarognolo, odore di olio.
Habitat : Saprofita, a volte parassita, di latifoglie e aghifoglie, specialmente d i querce. Comune
Spore : 7-9 x 5-6 micron. Ellittiche.
Commestibilità : Velenoso da crudo.
ATTENZIONE :
Per poterlo consumare è necessario prima sbollentarlo e non usare l'acqua di cottura. Può essere conservato anche sott'olio. Per eliminare la tossina velenosa, che contiene è necessario superare i 70 gradi. Questo fungo risulta velenoso, sia crudo che cotto, anche per i suini, a volte con esito mortale, persino solo con l'acqua di cottura. Si può confondere con l' Armillaria Mellea", vero chiodino, che ha l'anello persistente e più sviluppato. Il cappello meno squamato, è color miele, inoltre cresce a cespi ed il gambo non ha fiocchi gialli. |
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